Il 43° Parallelo
è magico, è mistico, è storico ed è moderno, è marino ed è continentale, è caldo
ed è freddo. Passa per i luoghi che hanno dato origine alla vite - la Georgia
-, attraversa punti carichi di energia, come Medjugorje o Santiago de
Compostela, e raggiunge infine lOregon, nuova frontiera americana. Ma è nel
suo passare sopra lItalia che il 43° Parallelo sorvola quelle che per noi sono
le zone più vocate ed espressive per la coltivazione della vite: La Toscana, lUmbria
e le Marche.

Sul 43°
crescono vitigni autoctoni di grande spessore: Il Verdicchio, il Sangiovese, il
Montepulciano, il Vermentino e Il Sagrantino, e risiedono terroir di grande carattere, che vanno dallarea più a sud del
Chianti e da Montalcino, fino ai verdi e più rotondi profili del suolo
marchigiano, passando per le Crete Senesi. Laffaccio su due diversi mari rende
ancora più ricca la complessità delle uve che da questi suoli provengono.
Roberto il winemaker, ha sempre lavorato, nella sua
attività di consulente e ricercatore, cercando di amplificare al massimo le
peculiarità di ogni singolo terroir.
Roberto il visionario, ha sempre cercato, nel ruolo di produttore, di fondere
i frutti di terroir diversi nella terra
di nessuno, creando razze meticcie sempre nuove, e ricercando equilibri più
arditi e affascinanti.
A lui si è
poi unito il fratello: Gianfranco -il pragmatico, il ragioniere - lo ha
guidato affinché mettesse a fuoco le sue due anime, e trovasse la giusta
mediazione tra di esse. Lo ha spinto a trovare il luogo ideale, il parco
giochi perfetto, dove far coincidere una marcata territorialità con la
possibilità di fondere straordinari vitigni autoctoni.
Il posto giusto è proprio
il 43° Parallelo Nord.